Tricase, Cinema Paradiso
via R.Caputo 23
Vasco Rossi ha da poco annunciato una serie di concerti negli stadi per il prossimo giugno, ma sarà difficile ripetere l'emozione e il successo dello scorso luglio a Modena, quando ha cantato davanti a 220mila spettatori accorsi da ogni parte d'Italia e non solo. Per chi c'era e per chi l'ha perso, sarà possibile rivivere al cinema quella splendida giornata: a dicembre arriva in sala Vasco Modena Park - Il film, che racconta l'evento che ha celebrato i primi 40 anni "dal fronte del palco" del rocker di Zocca.
In anteprima il primo dicembre in alcuni cinema selezionati, il film-doc sull'evento arriverà poi in tutte le sale dal 4 al 7 dicembre, distribuito da Qmi Stardust. Girato con ventisette videocamere con la massima attenzione alla resa sonora, il film è arricchito da materiali inediti e dalle riflessioni dello stesso Vasco, che commenta la serata e gli spartiti della sua vita spericolata. "Le mie canzoni sono scritte col sangue - dice il rocker nel trailer, mentre scorrono le immagini del suo ingresso sul palco - se piacciono bene, se no torno a casa".
Ci sono grandi numeri nella preparazione del film, diretto da Giuseppe Domingo Romano: un team regia composto da oltre cento persone, 27 videocamere (in 4-5-6-K puntate su palco e pubblico) e 35 linee di montaggio in synch per 03.37 minuti. Secondi per numero solo al tour Live in Paris degli U2. Durante il live, sono state proiettate sui megaschermi 40 video scenografie originali realizzate ad hoc per accompagnare le canzoni della scaletta, proiettate in 6K su una superficie di 2500 metri quadri culminati nei 500 videomessaggi proiettati durante la performance di Vivere.
Accanto alle riprese digitali, sono state realizzate delle riprese in 35mm: "Volevamo realizzare una traccia analogica di questo grande evento - dichiara il regista Giuseppe Domingo Romano, in arte Pepsy Romanoff - esattamente come è successo da sempre nella storia recente. Grazie a una macchina da presa Arri 435, (la stessa usata in tanti film dal direttore della fotografia premio Oscar Vittorio Storaro), sono state realizzate delle riprese a spalla durante la performance di Sallye Un senso".